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La "Musica ignorata" è un libro con 41 tavole a colori che riprendono sculture, modelli e quadri legati al suo lavoro visuale sui poteri del suono e dell'intervallo musicale. È un libro che crea un precedente. Finora i libri che trattavano di Musica si distinguevano in tre tipi: biografie e musica come fenomeno di costume, libri su generi o artisti, libri tecnici poco comprensibili al pubblico dei non musicisti. Questo è un libro che non parla di costume, né di armonia o di matematica della Musica, un libro che chiarisce come mai il suono si trasforma in emozione e come mai una stessa Musica venga amata alla follia da alcuni o venga giudicata insopportabile da altri. È un libro che ci mette di fronte ad un fatto straordinario a cui non si presta attenzione: bastano infatti due semplici suoni a farci ridere o piangere. È un libro che si rivolge quindi a tutti gli ascoltatori. Sostiene che i poteri della Musica stanno in eguale misura in tutti i generi musicali. Mussida sintetizza il concetto con una frase : "non c'è alcuna differenza tra la malinconia di un metallaro e quella di una signora di buona famiglia che stravede per Chopin, ciò che eccita l'uno e l'altra è un potere comune oggettivo racchiuso in entrambi i generi".